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Servizio Editoriale/Giornalistico
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Come poter finanziare i progetti AIPPS
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9/2/2005
psicologici attraverso il gioco schermistico. In questo modo, questi possno essere condivisi nel gruppo ed integrati come parte di un’interazione ritualizzata per offrire sollievo al gruppo stesso.
OSSERVAZIONI Durante l’applicazione d’interventi a carattere preventivo terapeutico, quali carezze rinforzi positivi al lavoro, scambi di ruolo nella drammatizzazione, o forte emozione agonistica durante l’assalto strutturato, è evidente uno stato manifesto di sollievo di Carlo. L’impegno durante queste fasi è aumentato, tanto che durante unn “piccolo processo” dove è stato coinvolto come imputato per aver disturbato la lezione, ha appreso con serenità il verdetto che gli intima di comportarsi come uno del gruppo seguendo le regole dell’ambito schermistico se vuole continuare a rimanere in quel contesto. Nel corso di questa drammatizzazione c’è stata molta partecipazione da parte del gruppo che ha assunto il ruolo di giuria, accusa e difesa con molta onestà e serenità. Sapendo che i ruoli potevano in altre occasioni essere invertiti. Gran sollievo si è manifestato durante gli attacchi schermistici, gestiti nell’arbitraggio e nell’accettazione del risultato con l’esecuzione del saluto e del ringraziamento dell’avversario (accettazione dei ruoli). L’aspetto più positivo è la serenità di Carlo durante il lavoro fortemente strutturato, come gli assalti schermistici che comportano molte complesse nozioni tecniche e di gestione delle regole del combattimento. In questo ambito ho ampliato la consapevolezza del gruppo riguardante i ruoli relazionali dello Stato dell’Io. Ho spiegato cosa si intende quando si parla di BAMBINO, quale è il suo comportamento dinanzi a momenti difficili, ad esempio dopo una sconfitta, o prima di un assalto complesso. Ho spiegato cosa è il GENITORE che è in noi i molti momenti ed infine qual è il comportamento dell’atleta maturo ADULTO in occasioni anche estreme come arbitraggi talvolta contrari ecc. Hanno così cominciato a distinguere la struttura della loro personalità durante il loro essere insieme: durante la drammatizzazione e gli scambi di ruolo ci siamo divertiti a mettere in atto i vari comportamenti e le transazioni nella comunicazione verbale e non. Tutto questo come un gioco che ha permesso di distinguere i vari ruoli. In questa fase mi ha aiutato con la sua presenza anche Margherita che nel ruolo della accompagnatrice di due ragazzi con sindrome di Down, ha assunto spesso e volentieri il ruolo di appoggio a me molto gradito.
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