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13 Luglio 2025 
 
9/2/2005
 

 
dinamiche che tendono da sè a rientrare nella gestione di uno spazio comunicativo pre-adolescenziale "normale".

L'INTERVENTO CON METODOLOGIE DI ANALISI TRANSAZIONALE (MARZO-GIUGNO)
Facendo presente ai genitori che la situazione era estrema, loro si sono espressi come consci del problema e disponibili ad un intervento che potesse alleviare le tesioni di Carlo, con l'evidente clausola sempre valida della mia possibilità di poter effettuare la mia lezione in base alla capacità di Carlo di gestire i suoi tempi di attenzione. Barbara, insegnante Isef, è la responsabile del corso e già mia allieva in corsi di formazione in Analisi Transazionale.
In occasione di un episodio di intolleranza da parte di Carlo verso un bambino molto piccolo, circa cinque anni (appartenente ad un corso di ginnastica parallelo che condivideva contemporaneamente gli spogliatoi), apostrofato come “piccolo coglione” si è deciso, in accordo con Barbara un intervento secondo le metodologie dell’Analisi Transazionale.
Dapprima durante l’ora di Barbara la possibilità di scambio di ruoli è a discrezione dell’insegnate: allievo, assistente, collaboratore, allievo più piccolo ecc. a patto di prendere visione e coscienza di altre realtà che sono quelle legate alla diversa età e capacità di essere nei bimbi. C’è da considerare che Carlo è l’ultimo di tre fratelli, la clausola di contratto più forte è però di discutere insieme i suoi comportamenti nei deversi contesti e nei ruoli ricoperti.
Le stesse cose avvengono poi durante la mia ora. Con l’ausilio di tecniche di drammatizzazione si gestiscono a ruota i vari ruoli: maestro, allievo, allievo esperto, allievo principiante ecc. Nel contesto dell’esperienza sono stati usati. I giochi di ruolo (role playing), scambi di ruolo allievo/maestro, assunzione del ruolo di direttore di torneo, di giudice arbitro, di allievo in atteggiamento schermistico di difesa, o di offesa; la drammatizzazione, giochi di pantomima sul comportamento del giudice, dell’allievo che vince o che perde, dell’allenatore, del genitore; teatrino legato quotidiano legato all’assunzione di un comportamento fuori delle regole, prove di un “processo”, assunzione dei ruoli quali imputato, accusa, difesa, giuria con espressione di verdetto: rinforzi positivi (carezza psicologiche) legati al bisogno di riconoscimenti, funzione primaria per l’essere umano che ha bisogno in modo imprescindibile di stimolazioni fisiche e mentali; la ridistribuzione dei meccanismi di difesa
 

 
 

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