Associazione Internazionale di Psicologia e Psicoanalisi dello Sport(ONLUS)
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26 Aprile 2024 
 
11/15/2002
 

 

"Un giorno Gabo Marquez, Nobel per la Letteratura mi disse: -I tuoi romanzi e le tue fiabe sono i sogni dell'Hidalgo- A questa "botta dritta" non trovai parole per replicare”.
continua Giovanni Lodetti, "perchè le potenzialità dello sport sono amplissime, e andrebbero sfruttate molto meglio di quanto non si faccia ora".

Ma va bene qualunque sport? "No: è necessario che il gioco sia di squadra, o che comunque preveda il confronto con uno o più avversari. Una nuotata solitaria in piscina, per intenderci, non offre spunti interessanti per la nostra osservazione. Vanno bene, invece, pallacanestro, pallavolo, anche il tiro con l'arco. Oltre che la scherma, naturalmente". E a proposito di scherma: l'A.I.P.P.S promuove l'interessante "Premio Fair Play ed eta' evolutiva", un torneo che, sottolinea ancora Lodetti, "Serve a migliorare la nostra visibilità. In sostanza si tratta di un torneo tradizionale, a cui però, oltre che ragazzi normodotati, partecipano anche dei disabili. La cosa è concepita in maniera tale che tutti abbiano le stesse possibilitê, che un disabile possa battere un normodotato, che tutti, insomma, possano dare il loro contributo per far vincere la gara alla propria squadra. Un modo semplice per far capire che lo sport può essere vissuto, organizzato e concepito in tantissime forme diverse".

A chiusura, una domanda legittima: ma quanto, e cosa, ci vuole per sensibilizzare sull'argomento il maggior numero di persone possibile? "Ci vogliono tempo e, come al solito, fondi", chiosa Giovanni Lodetti, "perchè un corso di formazione per insegnanti, diviso in moduli di 30 o 40 ore all'anno, dura tre anni in tutto. Gli strumenti che noi vogliamo offrire agli operatori sono molti, e complessi anche se non complicati. Di conseguenza -come tutte le associazioni del nostro stampo- cerchiamo fondi: sinora abbiamo ottenuto finanziamenti dall'Università Statale di Milano, con cui lavoriamo a stretto contatto (il Professor Carlo Ravasini, titolare di cattedra in quell'Ateneo, è anche Presidente Onorario dell'A.I.P.P.S.). Poi ci sono stati contributi della Regione Lombardia, del Comune di Desio (Mi), oltre che del Provveditorato agli Studi di Milano. Ma la strada da percorrere è ancora lunga"...


Chi è Giovanni Lodetti

Nato sotto il segno dei Pesci, nel 1964 Giovanni Lodetti, atleta ed istruttore di scherma, psicoanalista Transazionale ad indirizzo Psicopedagogico e romanziere, si occupa da tempo, di prevenire il disagio giovanile attraverso lo strumento sportivo. Ha promosso negli ultimi dodici anni innumerevoli Progetti, Convegni, Seminari di studio con il patrocinio della Comunità Europea e dell'Unicef

A Vienna al Palazzo delle Nazioni Unite, un conferenziere mi chiese se conoscessi qualche altro psicoanalista schermitore... Ci pensai un'attimo e poi risposi: -Sì, Cyrano- Coraggio,passione,fiducia nella forza (valore) dei sentimenti.

 

 
 

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